
Calciomercato Milan: Rashford è possibile ma…
Il mercato di gennaio del Milan entra nel vivo con una mossa che potrebbe rivelarsi decisiva per le ambizioni rossonere. Dopo la cessione di Noah Okafor al Lipsia, operazione che ha liberato un prezioso slot in lista, la dirigenza milanista ha intensificato i contatti per Marcus Rashford, stella del Manchester United in cerca di rilancio dopo una prima parte di stagione complicata.
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Le ultime 48 ore hanno visto sviluppi significativi nella trattativa, con un summit decisivo tra la dirigenza rossonera e i rappresentanti del calciatore. L’incontro con Dwayne Maynard, agente dell’attaccante, e Dane Rashford, fratello del giocatore, ha portato alla luce due aspetti fondamentali che potrebbero indirizzare la trattativa. In primo luogo, l’attaccante inglese ha espresso una chiara preferenza per la destinazione milanese, ponendo il club rossonero in cima alla lista delle sue preferenze per questo mercato di gennaio. Un segnale importante che testimonia come il progetto tecnico del Milan, unito al prestigio della maglia, continui ad esercitare un forte richiamo sul panorama internazionale.
Le complessità economiche dell’operazione
La strada verso la conclusione positiva dell’affare presenta, tuttavia, ostacoli significativi di natura economica. Il nodo principale riguarda non tanto la disponibilità del Manchester United – che si è già detto pronto a contribuire per circa il 50% dell’ingaggio fino a giugno 2025 – quanto la struttura complessiva dell’operazione. La formula del prestito con diritto di riscatto, inizialmente ipotizzata, presenta criticità legate agli anni successivi al primo semestre.
Il meccanismo del prestito con diritto richiede infatti la definizione anticipata delle condizioni contrattuali per gli anni successivi al riscatto. Se nel periodo di prestito, grazie alla compartecipazione del Manchester United e ad alcuni sacrifici del giocatore, il costo semestrale si attesterebbe intorno ai 5 milioni di euro lordi, la vera sfida riguarda il periodo successivo. L’attuale contratto di Rashford con lo United, in scadenza nel 2028, prevede un ingaggio di circa 13 milioni di euro netti a stagione, cifra decisamente fuori dai parametri del club rossonero.
In questo scenario, la formula del prestito secco emerge come potenziale chiave di volta per sbloccare la situazione. Questa soluzione permetterebbe al Milan di beneficiare delle qualità tecniche di Rashford per sei mesi, valutando poi con calma eventuali sviluppi futuri. Tuttavia, al momento, il Manchester United sembra restio ad accettare questa formula, preferendo soluzioni che includano quanto meno un’opzione per il trasferimento definitivo.
La soluzione del prestito secco
L’entourage del giocatore sta comunque sondando altre possibilità sul mercato, ma le problematiche economiche riscontrate dal Milan sono comuni anche alle altre pretendenti. Questo scenario potrebbe giocare a favore del club rossonero: la convinzione in via Aldo Rossi è che, con il passare dei giorni e l’avvicinarsi della chiusura del mercato, i Red Devils possano ammorbidire la loro posizione sul prestito secco.
La trattativa Rashford rappresenta un’opportunità significativa per il Milan di elevare ulteriormente il livello tecnico della rosa. L’eventuale arrivo dell’attaccante inglese fornirebbe a Sergio Conceiçao un’opzione di altissimo profilo per il reparto offensivo, aggiungendo esperienza internazionale e qualità tecniche indiscutibili. La versatilità di Rashford, capace di agire sia come prima punta che come esterno offensivo, si integrerebbe perfettamente con il sistema di gioco rossonero, offrendo nuove soluzioni tattiche all’allenatore portoghese.
Nelle prossime ore sono attesi ulteriori sviluppi, con il Milan che mantiene un cauto ottimismo sulla possibilità di portare a termine l’operazione. La sensazione è che i prossimi giorni saranno decisivi per comprendere se questa suggestiva ipotesi di mercato potrà trasformarsi in realtà.