Il terzino sinistro del Milan Theo Hernandez è in crisi ed è finito al centro di molte critiche
Theo Hernandez sta dando dei segnali di crisi e il suo rendimento incide sulle prestazioni di tutta la squadra. Se Theo gioca bene allora tutta la squadra gioca bene, ma quando Theo non funziona si sa già che il Milan farà fatica a giocare.
Il pareggio contro il Cagliari è costato caro a Theo Hernandez che è finito al centro di discussioni per via dei tre gol segnati dal suo lato. Dopo appena due minuti dal fischio d’inizio, il Cagliari segna l’1-0 con Zortea. Viola batte il corner, Luperto spizzica di testa in area di rigore e Zortea si coordina con un diagonale vincente al volo. Bel gol, ma tutto reso semplice dalla scorretta marcatura di Theo. Situazione verosimile per il secondo e terzo gol del Cagliari con Theo che si perde per ben due volte Zappa alle sue spalle.
Troppe disattenzioni difensive che nessuno si aspetta da un giocatore d’esperienza come Theo, eppure il francese sta dando dei segnali di calo. A preoccupare non è tanto la parte offensiva, bensì quella difensiva che mette in seria difficoltà tutta la squadra.

Crisi Theo, stanchezza o atteggiamento sbagliato?
Una versione di Theo così non si è mai vista da quando veste la maglia del Diavolo. Non si discute sul fatto che il giocatore possa essere affaticato dalle molte partite che gioca senza poter rifiatare. Il Milan non è ancora riuscito a trovare un vice che possa essere alla sua altezza. Fonseca ci ha provato con Terracciano nelle sfide contro Udinese e Napoli con Theo squalificato. Il giovane terzino ha fatto del suo meglio, ma di certo non possiamo paragonare la prestazione del classe 2003 con quella di Theo, uno dei terzini più forti al mondo quando gioca con grinta e testa.
Proprio l’atteggiamento del numero 19 rossonero è stato criticato. Aveva già fatto parlare l’episodio del cooling break in Lazio-Milan con Leao e Theo (entrambi partiti dalla panchina) che non hanno raggiunto la squadra in panchina, rimanendo isolati in campo. I due giocatori si sono giustificati dicendo che non avevano bisogno di rinfrescarsi essendo entrati da poco, ma intanto hanno trasmesso un messaggio di menefreghismo e strafottenza nei confronti della squadra.
Theo deve ritrovarsi, deve tornare a difendere in modo aggressivo, ad essere sicuro nei contrasti e mostrarsi più competitivo. Adesso che il campionato è fermo per la sosta nazionali, Theo ha il tempo per fare pace con se stesso per tornare a stupirci solo come lui sa fare, in attesa della sfida di sabato 23 novembre con la Juventus a San Siro.
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